All’inaugurazione del Festival sul cinema asiatico visione del Confucio di Fei Mu restaurato dalla Cineteca di Bologna, oltre ad interessanti racconti sulla Corea del Nord di un amico del fidanzato appena rientrato da un festival di cinema a Pyeongyang
Sabato, Bologna
Sabato, Bologna
Festa di compleanno con cinefili e componenti della Cineteca di Bologna. Sono un po’ scandalizzati dal mio sconcerto su Fei Mu. Si, è vero, dicono ammettendo in parte le mie critiche, è un film del ’40 che sembra degli anni venti, non ha una struttura narrativa unitaria, le massime di Confucio sono telefonate invece che rese drammaturgicamente, ci si perde nella storia, ci si confonde sui personaggi, il set è raffazzonato… ma è una pietra miliare del cinema classico cinese! Non devo poi perdermi Primavera, il suo film intimista del ’48… sembra Antonioni!
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