lunedì 15 marzo 2010

Citazioni, leggendo il Corriere

"Le lettere cagionano smemoramento nelle anime di coloro che le hanno apprese, perocchè più non curano della memoria, come quelli che, fidando della scrittura, per virtù di strani segni di fuori si rammenatno delle cose, non per virtù di dentro e da sè medesimo". Platone, che però il Fedro lo scrisse, non aveva dubbi: la parola parlata è azione, la parola scritta fissazione, ricordo.
Pierluigi Panza

Sostituendo al termine letteratura quello di espressione (Benn):
Il mondo dell'espressione è l'esatto opposto del mondo dell'informazione. Non si sviluppa nel senso dell'ampiezza, ma in quello della profondità ... Entrambe sono legate all'istante; ma se l'istante dell'informazione, nella corsa inesausta all'attualità mira a rendere obsoleto il precedente per poi consumarsi in un altrettanto rapida fiammata, l'istante del'espressione è quello che ci rende presente, contemporaneo, il gesto con cui Achille depone l spirtio di vendetta per restituire al padre il corpo del nemico Ettore. (...) Traducendo i classici si gioca sempre sul sicuro quanto alla ripetibilità di quell'istante. Ma esplorare il terreno disordinato della contemporaneità è più azzardato e forse più bello perchè significa contribuire ala creazione del canone di domani."
Paola Capriolo


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