In questa caldissima estate uno dei libri che mi ha fatto compagnia
fra un bagno e l’altro è stato “Il Casale dei Sogni Perduti” di Lisetta
Renzi.
Isabel, la protagonista, ha una lavoro e una vita ordinata e ben
organizzata a Londra, ma la morte della zia Ada scombina tutte le carte.
La zia, infatti, lascia in eredità il vecchio casale dove Isabel era
solita passare le estati da bambina, alla adorata nipote e a Neri di
Torrelupo.
Isabel deve quindi tornare in Toscana per gestire tutte le questioni
legate all’eredità ,ma non sarà solo un problema di “burocrazia”. Il
vecchio casale e rivedere Neri, suo primo amore, risveglia in lei
sentimenti, emozioni e passioni che solo apparentemente ha dimenticato.
Ho parlato di passione che è un po’ il tema dominante di tutta la
storia. Passione dal punto di vista sentimentale, contro tutte le
convenzioni sociali, ma anche passione per i propri sogni, per la loro
realizzazione anche quando sembra che sia troppo tardi e che ormai la
vita sia impostata in un certo modo difficile da cambiare.
Questo libro mi ha fatto sognare. Sicuramente il protagonista
maschile ha un fascino indiscutibile, è un po’ l’uomo dei sogni di tutte
noi, il principe azzurro.
L’ambientazione della storia è fantastica, la Toscana, in particolare
la Val d’Orcia, è resa in tutto il suo fascino e sinceramente dopo aver
letto il libro mi è venuta voglia di visitare quei luoghi.
Al di là del finale, che potrebbe essere considerato forse un po’
prevedibile, la cosa che mi ha colpito di più e che mi ha fatto
riflettere, è l’invito a non abbandonare le proprie passioni, a non
adeguarsi a vivere una vita che non fa per noi, ma a coltivare le
proprie inclinazioni e cercare di realizzare i sogni che abbiamo fin da
bambini.
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